Domanda n.1: Se Gesù, perfettamente umano e divino (concilio di Calcedonia, 451) è uno con il Padre (concilio di Costantinopoli, 381) e Maria è madre di Dio (concilio di Efeso, 431) e cioè di Gesù, allora è anche madre del Padre (uno con il figlio) e figlia di suo figlio (uno con il Padre) che dunque è figlio di se stesso ed è anche suo padre e che, essendo nato prima dell’inizio dei tempi è nato prima di sua madre. In questo incesto alla rovescia con andata e ritorno nel tempo, siete in grado di fornire un’accettabile spiegazione sul ruolo del povero Giuseppe e su come lo stesso abbia potuto trasmettere la propria discendenza davidica al ‘Re dei Giudei’? Domanda n.2: Visto che di vangeli in lingua aramaica non è mai stata trovata traccia alcuna e che in greco la parola ‘fratello’ non significa altro che ‘fratello’, qual è il criterio in base al quale affermate che la stessa debba essere tradotta in ‘cugino’ soltanto qualora riferita a personaggi indicati come fratelli di Gesù? Domanda n.3: Ed ora tre domande che attendono una sola, esaustiva e convincente risposta. Come mai la Roma imperiale, tollerante con tutte le tradizioni e le fedi dei popoli sottomessi, non riuscì ad essere tollerante proprio nei confronti dei miti e pacifici oranti di fede cristiana disposti a dare ‘a Cesare quel che è di Cesare’? Perché Tacito e Svetonio espressero un così vivo disprezzo per un’umile e innocua fede conciliante con il potere e volta a valorizzare esclusivamente il mondo celeste? Se davvero il nascente cristianesimo, conforme agli insegnamenti di Cristo, non espresse mai alcun potenziale insurrezionale né alcuna minaccia all’ordine istituzionale, come mai per tre secoli imperatori saggi ed equilibrati come Traiano, Antonino Pio, Marco Aurelio e molti altri, se non alimentarono le persecuzioni contro i cristiani si guardarono comunque bene dal liberalizzarne il culto?»
Attendiamo con ansia una risposta Joseph dei miei coglioni!
By Phillip

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